l'Hot-Cat Elettrogeno in arrivo!
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- Creato Venerdì, 07 Settembre 2012 14:24
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(Fonte: e-catalyzer.it)
Osservate attentamente questa foto.
Cosa riproduce secondo voi? Ebbene, e’ il nuovo E-Cat (o l’hot cat, come lo chiama Andrea Rossi), la versione in grado di lavorare stabilmente ad alte temperature. Queste temperature consentono di convertire il calore in elettricita’ tramite l’utilizzo di dispositivi a stato solido. La foto che vi mostriamo e’ stata postata in anteprima da un utente che si fa chiamare Cures. Cures, tramite alcuni post pubblicati su diversi siti, ha reso pubbliche notizie ancora riservate riguardanti proprio questo nuovo E-Cat, riferendo i dati degli ultimi esperimenti effettuati il 16 luglio scorso. Grazie ad Hank Mills di PESN e’ possibile avere una sorta di riassunto di quanto pubblicato da Cures, e nel seguito ve ne forniamo un ‘condensato‘. Come dicevamo, le indiscrezioni riportate da questo utente riguardano il test effettuato il 16 luglio, i cui risultati sarebbero veramente sorprendenti. Come e’ composto il congegno e come funziona? Prima di tutto questo E-Cat e’ costituito da due tubi di acciaio di uguale lunghezza ma di diverso diametro. Quello piu’ piccolo e’ stato posizionato all’interno di quello piu’ grande. Nello spazio tra i due cilindri e’ stato posto un elemento riscaldante, unitamente alla polvere di nichel, catalizzatori e una tavoletta che se riscaldata rilascia idrogeno. Le estremita’ del cilindro son state quindi ricoperte con del mastice resistente alle alte temperature. Successivamente il dispositivo e’ stato messo su una struttura metallica diversi metri sopra il pavimento. Quindi una telecamera termica e’ stata posta sotto l’E-Cat. Questa telecamera sarebbe utilizzata per registrare le temperature della superficie della parte inferiore del modulo, evitando l’esposizione all’aria calda che tende invece a salire. Dando poi energia alle resistenze all’interno dell’E-Cat, la temperatura e’ cominciata a salire, tutto registrato dalla telecamera termica che, collegata ad un computer, ha fornito tutti i dati necessari per le analisi. Risultato importate di questo esperimento, oltre alle temperature utilizzate, e’ stata la totale sicurezza ed assenza di radiazioni nell’ambiente circostante l’E-Cat. Quali sono state le reazioni di Andrea Rossi a questa fuga di notizie? Tramite il suo blog ha fatto sapere che l’esperimento verra’ replicato in ottobre presso l’Universita’ di Bologna, e i risultati verranno debitamente pubblicati. Ma chi si nasconde dietro il nick Cures? Ora lo sappiamo, e’ Rossi stesso a spiegarcelo sempre attraverso il suo blog sul Journal of Nuclear Physics. Si tratta dell’Ingegnere Domenico Fioravanti con cui Rossi ha avuto un breve contatto quando erano giovani. Poi le loro strade si divisero. Fioravanti fece carriera nell’esercito negli USA, collaborando persino con la NATO e il Pengagono. Finche’ un giorno Fioravanti posto’ un commento sul Journal of Nuclear Physics e Rossi decise di contattarlo privatamente. In breve, il rapporto si trasformo’ in una collaborazione quando Rossi trovo’ un cliente nell’esercito e, grazie alle sue competenze, Fioravanti fu in grado di svolgere il ruolo di consulente neutrale tra le due parti. E il resto ormai lo sappiamo. Non ci resta ora che aspettare le prossime mosse di Rossi, prima di tutto a Zurigo l’8 e il 9 settembre.
Domande e risposte sul V conto energia.
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- Creato Martedì, 18 Settembre 2012 17:11
- Scritto da Redazione
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Il V Conto Energia (Decreto 5 luglio 2012), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2012 definisce i nuovi incentivi per l'energia fotovoltaica.
Sono molte le domande che ci si pone in merito al nuovo meccanismo di incentivazione.
In questo documento di sintesi, sollecitatoci da numerose richieste, cerchiamo di dare una risposta a quelle più interessanti.
Quando entra in vigore il V conto energia?
Il nuovo Conto Energia si applicherà dopo il raggiungimento di un importo annuo degli incentivi erogati pari a 6 miliardi di euro. In particolare, l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) individuerà la data in cui il tetto di 6 miliardi di euro viene raggiunto e pubblicherà sul proprio sito entro 3 giorni lavorativi apposita Delibera. Decorsi 45 giorni solari dalla pubblicazione della Delibera AEEG, entra in vigore il nuovo Conto Energia e si applicheranno le nuove modalità di incentivazione. Aggiornamento: il V conto energia è entrato ufficialmente in vigore il 27 agosto 2012.
Quanto manca al raggiungimento della soglia dei 6 miliardi?
Stando alle informazioni fornite dal contatore del GSE, a luglio 2012 il costo annuo è pari ad oltre 5 miliardi e 800 milioni di euro, quindi molto vicino ai 6 miliardi di euro previsti. Se tale tetto fosse raggiunto a metà luglio, il V Conto Energia potrebbe entrare in vigore già all’inizio di settembre 2012.
Quanto dura?
Il V Conto Energia si applicherà fino a 30 giorni solari dal raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 6,7 milioni di euro l’anno. Tale data sarà comunicata dall’AEEG. Il costo massimo degli incentivi è fissato a 700 milioni di euro all’anno.
Chi può accedere agli incentivi?
Accedono direttamente alle tariffe incentivanti, senza obbligo di iscrizione al registro, i seguenti impianti:
1. impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
2. impianti fotovoltaici di potenza fino a 12 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW;
3. potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW;
4. impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro;
5. impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di Euro;
6. impianti fotovoltaici realizzati da Pubbliche Amministrazioni con procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro;
7. impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro.
Gli altri impianti fotovoltaici accedono alle tariffe incentivanti previa iscrizione in appositi registri.
Per gli impianti di potenza nominale fino a 1 MW, il GSE eroga una tariffa omnicomprensiva riferita alla quota di produzione netta immessa in rete. La tariffa varia sulla base della potenza e della tipologia di impianto.
Quali sono gli incentivi previsti?
Per gli impianti fotovoltaici e gli impianti integrati con caratteristiche innovative le tariffe omnicomprensive e le tariffe premio sull’energia consumata in sito sono variabili in funzione della data di entrata in esercizio e della potenza.
Di seguito riportiamo le tariffe previste per le varie tipologie di impianto relative solo al primo semestre di applicazione del V Conto Energia.
Tariffe riconosciute nel primo semestre dall’inizio del V conto energia |
Impianti su edifici |
Altri impianti fotovoltaici |
||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
Valore dell’incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
||
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
|
1÷3 |
208 |
126 |
201 |
119 |
3÷20 |
196 |
114 |
189 |
107 |
20÷200 |
175 |
93 |
168 |
86 |
200÷1000 |
142 |
60 |
135 |
53 |
1000÷5000 |
126 |
44 |
120 |
38 |
>5000 |
119 |
37 |
113 |
31 |
Tariffe riconosciute nel secondo semestre dall’inizio del V conto energia |
Impianti su edifici |
Altri impianti fotovoltaici |
||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
||
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
|
1÷3 |
182 |
100 |
176 |
94 |
3÷20 |
171 |
89 |
165 |
83 |
20÷200 |
157 |
75 |
151 |
69 |
200÷1000 |
130 |
48 |
124 |
42 |
1000÷5000 |
118 |
36 |
113 |
31 |
>5000 |
112 |
30 |
106 |
24 |
Tariffe riconosciute nel terzo semestre dall’inizio del V conto energia |
Impianti su edifici |
Altri impianti fotovoltaici |
||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
||
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
|
1÷3 |
157 |
75 |
152 |
70 |
3÷20 |
149 |
67 |
144 |
62 |
20÷200 |
141 |
59 |
136 |
54 |
200÷1000 |
118 |
36 |
113 |
31 |
1000÷5000 |
110 |
28 |
106 |
24 |
>5000 |
104 |
22 |
99 |
17 |
Tariffe riconosciute nel quarto semestre dall’inizio del V conto energia |
Impianti su edifici |
Altri impianti fotovoltaici |
||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh]] |
||
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
|
1÷3 |
114 |
62 |
140 |
58 |
3÷20 |
137 |
55 |
133 |
51 |
20÷200 |
131 |
49 |
126 |
44 |
200÷1000 |
111 |
29 |
107 |
25 |
1000÷5000 |
105 |
23 |
101 |
19 |
>5000 |
99 |
17 |
95 |
13 |
Tariffe riconosciute nel quinto semestre dall’inizio del V conto energia |
Impianti su edifici |
Altri impianti fotovoltaici |
||
Classe di potenza dell’impianto [kWp] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
Valore dell’ incentivo omnicomprensivo [€/MWh] |
||
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
Tariffa omnicomprensiva |
Tariffa premio sull’energia consumata in sito |
|
1÷3 |
133 |
51 |
130 |
48 |
3÷20 |
128 |
46 |
124 |
42 |
20÷200 |
122 |
40 |
118 |
36 |
200÷1000 |
106 |
24 |
102 |
20 |
1000÷5000 |
100 |
18 |
97 |
15 |
>5000 |
95 |
13 |
92 |
10 |
Fig. 1 - Tabelle contenenti le nuove tariffe del V conto energia per l’incentivazione dell’energia solare fotovoltaica.
Dopo il quinto semestre dall’entrata in vigore del V conto energia si applica una riduzione, per ogni semestre, pari al 15% per ogni tariffa e per ogni classe di potenza rispetto ai valori del quinto semestre.
Le tipologie costruttive di impianto realizzabili sono quindi due:
- Si realizza un impianto fotovoltaico vendendo alla rete elettrica tutta l’energia che da questo è prodotta (anche detto servizio di pura vendita): in questo caso per ogni kWh di potenza prodotta si ottiene la tariffa omnicomprensiva corrispondente alla classe e al tipo di installazione corrispondente ad ogni semestre. In questo caso la procedura è stata snellita e semplificata molto, sconnettendo il prezzo dell’energia da quello dell’incentivo e creando un solo e chiaro prezzo di vendita.
- Si realizza un impianto a servizio di un’abitazione, un’industria o comunque un’utenza pubblica o privata (anche detto servizio di scambio sul posto): in questo caso i guadagni sono 2: quando l’impianto fotovoltaico è in funzione e si consuma nello stesso istante non si paga l’energia (quindi si guadagna il prezzo dell’energia non pagata mediamente valutabile intorno ai 160€/MWh) in più si ottiene, per ogni kWh prodotto, una tariffa premio da aggiungere a questo guadagno pari a quella specificata in tabella. Risulta quindi chiaro che il vantaggio maggiore è per quegli impianti le cui utenze riescono a consumare più possibile mentre il fotovoltaico produce energia.
Facciamo un semplicissimo esempio:
Supponiamo di avere un impianto a Roma (producibilità media 1350kWh/kWp) di potenza di picco di 3kWp (13 pannelli, 21 m2 circa) sul tetto allacciato entro il primo semestre (tabella Fig. 1 A) allora avremmo:
· Se vende tutta l’energia alla rete (pura vendita):
(3kWp)·(13501350kWh/kWp)·(0,208€/kWh,tariffa incentivante) =842 €/anno di incentivi
· Se fa invece scambio sul posto e supponiamo che l’utente riesca a consumare tutta l’energia nelle ore di utilizzo del fotovoltaico:
(3kWp)·(1350kWh/kWp)·(0,160€/kWh,prezzo medio energia + 0,126€/kWh,tariffa premio) =1158 €/anno di incentivi
Con questo esempio si capisce ancora una volta che, giustamente, il conto energia privilegia chi consuma in loco l’energia prodotta dall’impianto, evitando quindi di utilizzare la rete e risparmiando sui costi e le perdite di trasporto che da essa derivano.
Quali sono gli ordini di priorità per l'accesso ai registri?
I registri GSE avranno i seguenti limiti massimi di costo indicativo degli incentivi:
a) 1° registro: 140 milioni di euro;
b) 2° registro: 120 milioni di euro;
c) registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite di 6,7 miliardi di euro l’anno.
Il primo registro sarà aperto con un bando dal GSE entro 20 giorni dalla pubblicazione delle relative regole applicative e resterà aperto per 30 giorni. I registri successivi saranno aperti con cadenza semestrale e resteranno aperti per 60 giorni.
Ecco i criteri di priorità con i quali verrà formata la graduatoria per l'ottenimento degli incentivi:
a) impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che comunque deve risultare D o superiore, con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
b) impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che comunque deve risultare D o superiore;
c) impianti su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
d) impianti con componenti principali realizzati unicamente all’interno di un Paese che risulti membro dell’UE/SEE;
e) impianti ubicati, nell’ordine, su: siti contaminati come definiti dall’articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, sempreché l’area dei moduli fotovoltaici sia non superiore a quella dei terreni non contaminati o messi in sicurezza, ovvero i moduli siano collocati sui tetti degli edifici insistenti sul sito medesimo; su terreni nella disponibilità del demanio militare; discariche esaurite per le quali è stata comunicata la chiusura ai sensi dell’articolo 12, comma 3 del decreto legislativo n. 36 del 2003; cave dismesse; miniere esaurite;
f) impianti di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad attività produttive;
g) impianti realizzati, nell’ordine, su edifici, serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche;
h) altri impianti che rispettino i requisiti di cui all’articolo 7.
Sono previsti contributi da versare al GSE?
Per accedere alle tariffe incentivanti è necessario versare un contributo per le spese di istruttoria al GSE
pari a:
- 3 € per ogni kW, per potenze fino a 20 kW
Il testo del decreto rinnovabili su tutte le altre fonti di energia rinnovabile di natura elettrica DM 6 luglio può essere scaricato direttamente dal sito del GSE.
Da qui si può scaricare la guida applicativa del GSE al V conto energia.
CONCLUSIONI
Il fotovoltaico in Italia rappresenta un’occasione unica per il nostro paese.
Da una parte abbiamo l’ irraggiamento solare medio più alto d’Europa (nell’ EU a 27) e dall’altra possiamo contare su una struttura di rete elettrica complessivamente solida e consistente. Queste prerogative mancano ai paesi confinanti con l’Italia: la Germania per esempio ha più potenza installata di noi, ma ha un irraggiamento solare assolutamente inferiore e non paragonabile al nostro; altri paesi più a sud (nord Africa), invece, devono fare i conti con un’infrastruttura elettrica ancora deficitaria che ne limita lo sviluppo.
A queste considerazioni strategiche l’Italia deve puntare, perseguendo la strada della sostenibilità che sembra possibile più che altrove.
Piezonucleare: spiegazione della fusione fredda?
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- Creato Lunedì, 23 Luglio 2012 12:07
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Tgr Leonardo a Torino per raccontare la singolare esperienza del Politecnico di ricavare reazioni nucleari dal granito, il tutto in totale assenza di radiazioni ionizzanti alfa, beta e gamma. Ancora una conferma sulla possibilità di rivedere parte della fisica oltre a produrre ben più di un semplice sospetto sulla reale esistenza della fusione fredda.
V Conto Energia: non piace a nessuno!
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- Creato Mercoledì, 11 Luglio 2012 17:53
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(A cura di ediltecnico.it)
Il decreto 5 luglio 2012 sul quinto Conto Energia è stato pubblicato sul S.O. n. 143 del 10 luglio 2012 della Gazzetta Ufficiale. Diventa così legge, dopo un’attesa di 16 mesi, il decreto attuativo sulla rimodulazione delle tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaico (in applicazione dell’art. 25 del d.lgs. 28/2011).
Presentiamo in anteprima ai lettori di Ediltecnico.it il testo del decreto sul quinto Conto Energia comprensivo di allegati pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che ha provocato vibrate proteste da parte degli operatori del settore e delle loro associazioni (leggi anche Da Aper a AES, a nessuno piace il quinto Conto Energia)
Incrementato di 700 milioni di euro il costo massimo degli incentivi al fotovoltaico fino alla cifra di 6,7 miliardi di euro. È verosimile che il tetto dei 6 miliardi sia raggiunto già a metà luglio, per cui i meccanismi del quinto Conto Energia diventeranno operativi a settembre 2012.
Accedono direttamente alle tariffe incentivanti del quinto Conto Energia:
a) impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
b) impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 12 kW, ivi inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 12 kW;
c) i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 12 kW ;
d) impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi degli incentivi di 50 ML€;
e) impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€;
f) impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni pubbliche mediante svolgimento di procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€;
g) gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, ivi inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro
La terza rivoluzione industriale secondo Jeremy Rifkin
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- Creato Martedì, 17 Luglio 2012 08:59
- Scritto da Redazione
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Crisi economica, riscaldamento globale, scarsità di combustibili fossili: la nostra civiltà si sta avvicinando alla fine di un ciclo. La stessa specie umana è minacciata. Jeremy Rifkin, economista americano e consulente della Commissione europea ha appena pubblicato il libro "La terza rivoluzione industriale". Secondo l'economista solo con la diffusione di energia rinnovabile e con il potere laterale possiamo superare la crisi e garantire un futuro felice per i nostri figli. Euronews: Buongiorno professor Rifkin. Lei ha affermato che non è per nulla sicuro che la specie umana riesca a sopravvivere. Si parla molto di crisi economica, ma secondo lei, siamo davvero in pericolo d' estinzione? Non è una visione troppo pessimista? J. Rifkin: Il 99,5 % di tutte le specie che hanno vissuto su questo pianeta si sono estinte. Sarebbe in qualche modo arrogante pensare che vivremo perpetuamente. E penso che questo sia un momento di crisi. Ora stiamo pagando il conto per 200 anni di rivoluzione industriale basata sui combustibili fossili, abbiamo disperso troppo biossido di carbonio, metano ed azoto nell'atmosfera. Non possiamo pensare di sfruttare per molto il calore del sole. Stiamo assistendo ad un fondamentale cambiamento delle materie chimiche presenti sulla Terra. Questo non capita spesso. Come del resto dice mia moglie: "La nostra specie non si sta appropriando di tutto con avidità? Siamo entrati in una specie di crisi. Saremo in grado di cambiare strada? Penseremo al cambiamento climatico? Possiamo creare un'economia più sostenibile? Siamo in una corsa contro il tempo. Saremo in grado di trasformarci in meno di 25 anni? Si tratta di una bella serie di "se". Euronews: Lei ha tirato quindi la conclusione che dobbiamo andare verso questa terza rivoluzione industriale, che secondo lei deve basarsi su cinque idee fondamentali, cinque pilastri, come li ha definiti. Quali sono? J.Rifkin: L'Unione europea si è impegnata a realizzare una rivoluzione industriale fondata su 5 pilastri. Ho avuto il privilegio di redigere il piano che è stato approvato dal Parlamento europeo e ora in via di applicazione. Primo pilastro: l'UE si è impegnata a coprire il 20% del fabbisogno energetico con le rinnovabili entro il 2020. É una misura che deve essere introdotta da ciascun paese membro. Secondo pilastro: come facciamo ad immagazzinare le energie che riusciamo a raccogliere? Nei nostri edifici. Nell'Unione Europea esistono 191 milioni di stabili! Case, uffici, fabbriche. L'obiettivo è infatti trasformare ogni singolo edificio esistente nell'Unione europea - ce ne sono milioni - in una singola micro-centrale di energia rinnovabile. Si potrà mettere dei pannelli solari sul tetto, ottenere energia eolica grazie al vento sui muri, il calore geotermico dello stabile potrà essere convertito in energia, cosí come i rifiuti domestici. Il secondo pilastro rilancia l'economia con milioni di posti di lavoro e migliaia di piccole e medie imprese. Serviranno per trasformare nei prossimi 40 anni gli edifici sul territorio europeo in centrali elettriche autonome. Terzo pilastro: dobbiamo immagazzinare l'energia. Pensando che per esempio il sole non splende sempre e il vento spira di notte, mentre noi abbiamo bisogno di energia elettrica durante il giorno. Quindi dobbiamo usare tutti i tipi di tecnologie possibili per immagazzinare queste energie. Se il sole batte sul tetto, si crea un pó di energia elettrica. Se non se ne ha bisogno si puó mettere quella in eccesso, nell'acqua. Ne risulterà dell'indrogeno da custodire in un contenitore. Euronews: Queste tecnologie esistono già? J.Rifkin: Si, sono tecnologie che esistono già, devono semplicemente essere coordinate. Il quarto pilastro è rivolto alla rivoluzione di internet da interagire con quella energetica, per creare un sistema di coordinamento tra le infrastrutture. Quando milioni e milioni di edifici in Europa raccoglieranno la propria energia ecologica in modo autonomo, si potrà immagazzinare l'idrogeno come facciamo con i supporti in digitale. Se poi parte di questa elettricità non viene utilizzata, il software può essere programmato di modo da mettere in vendita questo eccesso attraverso internet. Una rete che colleghi ad esempio dal mare d'Irlanda fino ai confini con l'Europa orientale. Proprio come noi creiamo i nostri profili in internet, possiamo condividere in rete via digitale le nostre riserve di energia. L'ultimo pilastro, il quinto riguarda il trasporto.
V Conto energia ed altro in G.U.
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- Creato Mercoledì, 11 Luglio 2012 08:58
- Scritto da Redazione
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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 5 luglio 2012 Attuazione dell'art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici
(c.d. Quinto Conto Energia). (12A07629) (GU n. 159 del 10-7-2012 - Suppl. Ordinario n.143)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 6 luglio 2012 Attuazione dell'art. 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici.
(12A07628) (GU n. 159 del 10-7-2012 - Suppl. Ordinario n.143)
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Vediamo come funziona per varianti e/o lavori extra contratto commissionati dall’amministratore e un caso recente di arricchimento senza causa.
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Studio Bankitalia efficienza energetica immobili: difficoltà e strategie in un documento
Uno studio di Bankitalia analizza il progresso e i bisogni futuri nell'efficientamento energetico delle abitazioni italiane. Ecco cosa è emerso
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CER e autoconsumo: pubblicato il Decreto Corrispettivi
Il provvedimento normativo stabilisce i corrispettivi che il GSE richiederà ai beneficiari degli incentivi e dei contributi PNRR regolamentati dal Decreto CACER
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CER: fine del regime transitorio, richieste incentivi secondo regole operative
Il termine ultimo per l'invio delle richieste di incentivazione è il 24 aprile 2024
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Catasto, nuova versione di Pregeo 10: 10.6.3
A partire dal 18 aprile 2024, con una nuova Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, la redazione degli atti di aggiornamento geometrico dovrà essere eseguita utilizzando la versione “10.6.3 - APAG 2.15”...
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Equo compenso, Inarsind: situazione disperata e disperante
ANAC ha messo in discussione l'applicabilità di questa legge ai servizi di architettura e ingegneria, suscitando reazioni e incertezze nel settore. la risposta di Inarsind
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Realizzazione di un bacino idrico: gli aspetti da non sottovalutare nell’impermeabilizzazione
Vediamo, in questo approfondimento, quali sono gli aspetti fondamentali, analizzati e seguiti, per la progettazione del bacino idrico su Rifugio Lancia (TN)
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Aggiornamento tariffe CTU: cambiamenti e proposte
Nonostante gli aggiornamenti minori, le tariffe sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2002. Ecco come potrebbe cambiare il sistema
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Occupazione suolo pubblico per dehors: fondamentale il bilanciamento degli interessi in gioco
Una recente sentenza ribadisce la necessità che la P.A., nel valutare la richiesta di occupazione di suolo pubblico, provveda ad un attento bilanciamento fra gli interessi rilevanti, pubblici e privati.
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Esoscheletri: pubblicata la nuova norma Uni/Tr 11950
L'utilizzo di questi dispositivi, rappresenta una delle innovazioni più significative degli ultimi anni. Vediamo di seguito quali aspetti disciplina la norma che approfondisce lo stato dell’arte degli esoscheletri occupazionali