Re: Omologazione impianto termico, a chi compete?

Dettagli: Categoria: Domande e risposte; Creato Giovedì, 04 Agosto 2022 18:54; Scritto da Redazione

Gentile signor Pasquale, l’obbligo della denuncia INAIL (EX ISPESL) scaturisce dal D.M. del 1 dicembre 1975 (articolo 18 e 19) ed è destinato agli impianti centralizzati di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110 °C e potenza massima complessiva al focolare maggiore di 35 kW.

La denuncia di un impianto di riscaldamento, di cui all’art. 18 del D.M. 1.12.1975, deve essere effettuata all'INAIL secondo le modalità indicate nella raccolta R2009 al punto R.4.A (specificazioni tecniche applicative del titolo II del D.M. 1.12.1975).

Con la compilazione di apposita modulistica, verrà eseguita dal tecnico incaricato la verifica dei dati tecnici fondamentali richiesti:

esame del progetto e verifica di nuovi impianti di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110°C e potenza massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35 kW;
esame del progetto e verifica di impianti sottoposti a modifiche importanti quali i dispositivi di sicurezza e protezione del generatore, la sostituzione o la modifica del generatore con aumento della potenzialità o variazione della precedente pressione di targa oppure l’installazione o modifica di circuiti con nuovi vasi di espansione.

E’ necessario presentare denuncia INAIL ogni qual volta s’intenda effettuare: l’installazione di un generatore di calore, apportare modifiche ai dispositivi di sicurezza e di protezione dei generatori, procedere alla sostituzione o modifiche dei generatori comportante un aumento della potenzialità nominale o una variazione della pressione di targa rispetto a quella dei generatori di calore esistente.

Le denunce vanno presentate dall’installatore mediante la suddetta modulistica e inviate all’INAIL prima dell’installazione e/o modifica dell’impianto. La presentazione postuma all'installazione è possibile, ma qualora, in assenza di omologazione INAIL si fosse soggetti a controlli, in tal caso scatterebbero anche le sanzioni.

L’installatore deve presentare, unitamente alla denuncia, il progetto firmato da un ingegnere o perito industriale iscritti nel relativo albo, con calcoli, schema funzionale dell’impianto e previsione dei dispositivi di sicurezza opportunamente dimensionati. E' previsto inoltre: istanza in bollo, un versamento per esame progetto, istanza di sopralluogo con relativo versamento. Al sopralluogo dei funzionari INAIL deve presenziare l'installatore.

Ovviamente se l’installatore non fosse attrezzato nel presentare la denuncia INAIL, potrebbe avvalersi dell’aiuto di un professionista esterno che lo assista nei calcoli e nella presentazione della documentazione ed in tal caso dovrebbe remunerarlo.

In merito al superbonus, la norma prevede che anche tutti i costi professionali siano ricompresi all'interno del 110% per cui, da quello che mi racconta, ipotizzo che chi ha effettuato lo studio di fattibilità delle opere da lei realizzate abbia omesso tali oneri per cui, ora che i lavori sono chiusi, sarà impossibile farli rientrare. Resta solo da capire se si tratta di un errore nel computo metrico del progettista delle opere ed in tal caso, a mio avviso, ne dovrebbe rispondere proprio il professionista per l'omissione, contestandogli la negligenza (ogni professionista deve essere dotato di polizza assicurativa proprio per tutelarsi dagli errori professionali). Tuttavia, data l'entità dei versamenti, dei costi professionali, le lungaggini assicurative e le ulteriori complicazioni burocratiche, consiglierei un accordo bonario tra le parti (progettista - impresa e committente) per appianare la cosa senza avvocati e i maggior gravami di inutili spese legali.

A parte, come da lei richiesto, Le ho inviato un preventivo di spesa.

Buona giornata e grazie per avermi contattato.

C.N.